lunedì 31 dicembre 2007

Buon anno!

E già, finalmente sta per arrivare il 2008! Io non vedo l'ora, il 2007 non è propri stato il mio anno. E così tra la piastra ad una ciocca di capelli e l' altra mi viene da chiedermi: "Ma come sarà il mio 2008?!". Una mia amica mi augura che l' anno che verrà sia migliore di quello appena passato e peggiore di quello che verrà! ...Ok ci sto, ma con questa filosofia l'anno in corso rispetto a quello che verrà dovrà essere sempre un pò bruttino.
...Queste sono le ultime ore del 2007, c'è chi si prerara con trucco e parrucco per il veglione,chi sta a lavoro e non vede l'ora di staccare, chi invece si sta preparando per andare a lavoro e chi invece sta a casa perchè magari si è preso l' influenza all' ultimo minuto.
...E anche quest' anno arriverà l'ora del brindisi e dei buoni propositoi per il nuovo anno, butteremo qualcosa dalla finestra, e non solo cose materiali, ma anche brutti pensieri e brutte esperienze del 2007, e guardando al cielo spereremo perchè le persone che amiamo di più ci stiamo sempre più vicino, che arrivi quel bambino tanto atteso, o quella dolce metà tanto cercata e qualche soldino che fa sempre comodo..
...Ops sono in ritardo...
BUON ANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 28 dicembre 2007

Oroscopo


E anche quest'anno siamo arrivati alla fatidica serata dell' oroscopo. Evviva, io non ci credo molto ma non posso non confessarvi che una delle prime cose che guardo nei giornali è proprio l'oroscopo. E' un riflesso incondizionato, quello dell' anno scorso aveva detto che il mio 2007 non sarebbe stato dei migliori e in effetti è stato una vera e propria schifezza!

Gennaio e febbraio sono stati terribili, problemi sentimentali, lavorativi, di studio e familiari, insomma di tutto di più. E l'oroscopo ci aveva proprio azzeccato, così ridendoci con le mie amiche paventavamo una bella gita a Lourdes o Fatima, giusto per una benedizione, visti i tempi duri.

Ma poi le cose sono leggermente migliorate e così aspetto con fervore le novità per il mio 2008!

Anche sul "Messagero", Branko ci dà il segno del giorno, e chi non vedendosi "Re" per un giorno non si sente invincibile! Così non attraversiamo sulle striscie pedonali, transitiamo in una zona a traffico limitato senza averne il permesso, ci fermiamo in una zona dove vige il divieto di sosta, cerchiamo un contatto con il/la ragazzo/a che ci piace, tutto questo perchè noi siamo il segno del giorno, quello che gli astri hanno indicato come il favorito. E va tutto bene finchè non vediamo la nostra auto che se ne va trainata dal camion dei vigili urbani, così prendiamo il nostro giornale, guardiamo la faccia sorridente di Branko, e non possiamo fare a meno di pensare" Certo che Branko come astrologo fai proprio schifo! non sei neanche capace di capire due pianeti e quattro stelle!". E così non ci resta che ricercare il numero dei vigili urbani e scoprire dove è andata a finire la nostra automobilina!

Ma il giorno successivo, siamo di nuovo davanti al nostro edicolante di fiducia, prendiamo il nostro solito giornale e le solite riviste per la nostra dolce metà, e giriamo l'angolo non guardando per niente l'oroscopo..."Branko, oggi non mi freghi!"...

..."Cacchio! Il segno del giorno è di nuovo Gemelli! Evviva! Branko ti dò un'altra chance non mi deludere!!!"

OHOHOHOHOH!!!!!!


E anche Babbo Natale è arrivato, è sceso dal camino, col suo sacco pieno di regali, e li ha posati sotto l’ albero cercando di non far rumore. E così martedì mattina, in fretta e furia, siamo scesi dal letto e senza neanche lavarci il viso siamo corsi sotto l’albero. Abbiamo strappato la carta e “OHHHHHHH!!!!!” che bel regalo! Ma anche “Oh!” E questa cosa orrenda da dove è uscita?!... E già dopo il cenone, le cartelle della tombola, i vari soldi guadagnati nei vari giochi, siamo alle prese con i regali, ma con quelli più brutti, quelli che tu non faresti mai e che di conseguenza non vorresti mai ricevere. A me è successo l’ anno scorso, e se ci ripenso mi vengono ancora i brividi. Per essere precisi un regalo dell’ anno scorso, una tazza! Ma non una tazza qualsiasi, una di quelle che se all’ interno metti qualcosa di caldo cambia l’ immagine all’ esterno. Appena ho scartato il regalo ho detto:” Che carina, una tazza”, ma poi la mia amica mi ha guardato e mi ha detto:”Ah, ma il bello deve ancora arrivare!” ed è corsa in cucina con la mia tazza in mano! Disegnato sulla tazza c’era un bel ragazzo, vestito! Dopo circa due minuti è tornata la mia amica dalla cucina, e come se portasse un trofeo mi ha guardato e mi ha detto:”Guarda, non è carina!”, beh il ragazzo della tazza aveva i suoi gioielli di famiglia in bella mostra! Avrei voluto sprofondare, sono diventata rossa, ho accennato un microscopico sorriso, impossibile da vedere senza un microscopio, e ho bofonchiato un “MHHHHH, che carina!”, lei si è messa a ridere e io in fretta e furia ho riposto quella orrenda tazza nella scatola. Ora quella “carinissima” tazza è finita in non so quale luogo della mia casa. E ogni volta che mi capita tra le mani, non posso fare a meno di chiedermi” Ma come sarà venuto in mente alla mia amica di regalarmi una cosa così brutta?!”.
E già perché il punto è proprio questo, come può una persona che ci conosce bene, non sapere se un regalo può piacerci oppure no? È proprio vero che non ci si conosce mai abbastanza? Lo ammetto la ricerca dei regali di natale non è facile, ma quando si conosce una persona si conoscono anche i suoi gusti, soprattutto se la si conosce da molto. Da chi non si conosce abbastanza, il regalo bruttino è messo in conto, ma da chi ci conosce, proprio no. E così dopo aver nascosto il nostro regalo orrendo non possiamo far altro che pensare a chi poterlo rifilare, magari alla nostra peggior nemica, oppure gettarlo nel cestino dei rifiuti evitando così che quell’oggetto orrendo arrivi in altre case…
”Non regalare agli altri quello che non vorresti fosse regalato a te!”

La vigilia



E già, siamo finalmente arrivati alla vigilia di Natale.
Dopo lo slalom tra i negozi per gli ultimi regali, la fila al supermercato per acquistare gli ultimi cibi per la cena di questa sera, la ricerca isterica della scatola della tombola riposta un anno fa in chissà quale luogo della casa, si è finalmente intorno ad un tavolo insieme alle persone che amiamo di più. Abbiamo sfoggiato la nostra bella tovaglia rossa, il servizio di piatti e bicchieri che magari ci hanno regalato per il nostro matrimonio, di 50 anni fa, e che sfoggiamo in occasioni particolari e siamo pronti per affondare la nostra forchetta nel nostro bel piatto di spaghetti con il tonno. E anche per chi vorrebbe che questo Natale passi il prima possibile, la vigilia ha il suo effetto. Speriamo che ci sia qualche bella sorpresa sotto l’ albero, qualche bella vincita nei vari giochi, speriamo di vedere alla messa di mezzanotte quel ragazzo che ci piace tanto, e speriamo che quella fetta di panettone in più non abbia effetti distruttivi sulla nostra bilancia. E già la vigilia così come Natale, sono feste da passare in famiglia (…”Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”), ma per molti questa vigilia sarà solo solitudine e dolore. C’ è chi ha perso una persona cara, chi il compagno/a di una vita, chi si è lasciato con il fidanzato/a, chi vorrebbe per un attimo non essere qui. Ma poi se vi voltate un attimo, sotto il vostro albero ci sono regali, pacchetti grandi e piccoli, alcuni per i vostri parenti e amici, ma soprattutto alcuni per voi. E allora come non si può non sperare che il nostro regalo sia qualcosa di speciale. Tornate indietro nel tempo, a quando eravate bambini e ricordatevi che cosa speravate di trovare sotto quell’ albero, cosa volevate essere, cosa sognavate per voi! Ora guardatevi, Siete o no quello che volevate essere, fate o no quello che volevate fare? Beh se quello che guardate vi piace, Signori siete stati bravi! e lo è stato anche chi vi è stato accanto, chi vi ha impedito di fare scemenze e chi vi ha spinto a farne, chi vi ha spinto a dare il numero a quella ragazza che stava seduta al bar e chi vi ha sorretto quando siete caduti. Se invece quello che vedete non vi piace un gran che, Signori potete migliorare ed essere ciò che volete, basta solo un po’ di buona volontà e un po’ di fortuna e poi se non basta c’è sempre Babbo Natale!
Sotto il vostro albero mi auguro ci sia un pacco(…non quello di Affari tuoi!...o forse sì, ma solo se ci sono soldini!!),pieno di coraggio, di amore, di pazienza, di forza, d ingenuità, di creatività ma anche di dolore e sofferenza. Potrete così apprezzare quello che la vita vi offre, cercare di essere voi stessi artefici del vostro destino, cercare di essere intrepidi nella ricerca di voi stessi ed essere, alla fine, quello che sognavate di essere.

domenica 23 dicembre 2007

Saluti


E già sono finalmente arrivate le vacanze. Alcuni sono già partiti, altri stanno ultimando i preparativi per la partenza, altri sono ancora immersi tra folla dei negozi per acquistare gli ultimi regali di Natale e c’ è chi come me lavorerà fino a stasera.
E’ allora il tempo dei saluti, a coloro che partono e arrivano, ai colleghi di lavoro, ai nostri amici, ai parenti che vediamo solo nei periodi di festa. E la sensazione è strana.
Ci pensavo ieri sera, tornata a casa dal lavoro, dopo aver salutato un mio collega del ristorante; è strano come un semplice saluto possa avere così tante ripercussioni. Mi capita di pensare che il luogo di lavoro, se speciale, diventi come una seconda casa e le persone che vi lavorano una seconda famiglia, più libera. Entri inevitabilmente nelle loro vite e loro nella tua, scambi opinioni, risate, scherzi e battute. Vorresti fermare il tempo e ritrovarli, trascorse le vacanze, come se nulla fosse passato. Un mio amico un giorno mi ha detto” Un addio è necessario per potersi rincontrare”, e allora la vita piena di piccoli addii non fa altro che aumentare il desiderio di non perdere persone speciali, di averle sempre vicine, che siano parte integrante della vita. E se ci rifletti un po’ scopri che il tempo è un concetto relativo e che se vuoi almeno per un po’ lo riesci a bloccare, e così quando si ritorna alla vita frenetica puoi raccontare alla tua seconda famiglia quello che ti è successo in queste vacanze come se nulla fosse passato.

venerdì 21 dicembre 2007

meglio non commentare!!


Non so se vi capita mai di ascoltare discorsi di sconosciuti involontariamente, magari sull’ autobus, alla fermata, ad un semaforo che è rosso, in fila al supermercato o allo sportello di qualche struttura pubblica. A me sì, e non lo faccio perché mi interessa sapere i fatti degli altri, ma alcuni parlano talmente forte che è quasi impossibile non ascoltare a meno che no riesci a trasferirti con la mente sotto un ombrellone, con un bel cocktail in mano su una spiaggia di Rio.
E così per qualche minuto entri nella vita dello sconosciuto e te la provi ad immaginare. Se ha una famiglia, un lavoro soddisfacente, una bella casa, un cane, una piscina e un bel suv che tiene perennemente chiuso in garage perché altrimenti non saprebbe dove parcheggiarlo. Si diventa per qualche istante “amici” dello sconosciuto vicino a noi e alcune volte a me viene anche la voglia di dargli il mio parere, ma poi fortunatamente rinsavisco e torno sulla mia spiaggia di Rio con il mio cocktail in mano.
A me succede lo stesso con i miei amici. Domenica sera ero al lavoro(… faccio la cameriera in un ristorante del mio paesino) e il mio collega che di anni ne ha 21 stava parlando con la ragazza con cui sta uscendo. Ecco lui è uno di quelli che ti deve rendere partecipe della sua vita, soprattutto quella intima, anche se a te non interessa. Mentre stiamo sistemando gli squilla il cellulare e a un certo punto dice:” Poi chiamami tu perché non ho soldi al cellulare”, nel frattempo mi guarda con in viso l’ espressione di quello che ha appena detto una cavolata. E tra me e me penso:” Ma non faceva prima a dirle che stasera non gli andava tanto di vederla, boh i maschi!!” . Nel frattempo arriviamo a fine serata e mentre finiamo di sistemare lui dice:” Adesso spengo il cellulare così poi le dico che si è scaricato” mi guarda e fa un sorrisino. E tra me e me penso” Ma allora è proprio deficiente!”, stavolta però penso ad alta voce, ops! Al che mi guarda e io come se nulla fosse gli dico: “ Ma scusa non fai prima a dirle che da lei vuoi solo quello ! e la pianti con queste cavolate?” e lui” Ma così è troppo brutto!, anche se è vero”. Così mestamente torno al mio lavoro, ma poi continuo a pensarci e non posso fare a meno di domandarmi:” Ma l’ uomo moderno così sicuro di sé, delle sue possibilità e capacità e del suo fascino, come può diventare così incapace nei rapporti con l’ altra metà?”… Ops! ho appena riletto, credo di avere trovato la risposta, ho sbagliato soggetto, quelle sicure di se, delle loro capacità e possibilità sono le donne! Ma forza maschi siete ancora in tempo per tornare al vostro splendore,noi donne non aspettiamo altro, ma sbrigatevi!!!
Nel frattempo stiamo sorseggiando il nostro cocktail sulle spiagge di Rio!!

Dinamiche

Nonostante tutto le dinamiche del cuore sono quelle più incomprensibili, quelle che non seguono leggi fisiche e formule matematiche e sono solo frutto del nostro istinto.
Ci riportano ad uno stato primordiale, diventiamo incapaci di ragionare, ci lasciamo guidare dai sentimenti, dalle emozioni, dalla nostra parte irrazionale e speriamo di non dovercene pentire. Il cuore, il nostro organo involontario, e questo già dice tutto, batte anche senza il nostro volere. E batte più forte e più veloce se c’è qualcuno di fianco a noi che amiamo o che odiamo al contrario la velocità è costante se quello che ci accade ci è indifferente.
Ci abbandoniamo alla sua volontà se sentiamo di star bene oppure ci abbandoniamo alla volontà del cuore dell’ altro, perché gli lasciamo il compito di battere anche per noi. Perché non sempre è facile riconoscere i sentimenti, non sempre è facile dare il giusto nome alle cose, non sempre siamo pronti a lasciarci andare e non sempre siamo pronti a fare il meglio per noi, dimostrando così di possedere un po’ di egoismo. E così accantoniamo noi stessi, e lasciamo che l’ altro si occupi anche di noi, ci insegni i sentimenti, le loro definizione, il modo giusto per dimostrarli. Ma arriva un momento in cui il nostro organo involontario ricomincia il suo battito, e il nostro elettrocardiogramma che prima era piatto, riparte e comincia ad avere dei picchi. Quale può essere il fattore del risveglio? Ce ne sono tanti, un incontro, un sorriso, un gesto, una frase, una strofa di una canzone o forse voglia di risorgere, di diventare gli attori della nostra storia e non solo astanti. E il cuore ricomincia a battere, prima un po’ a rilento poi con più vigore, e ci sentiamo di nuovo padroni di noi stessi, della nostra storia e della nostra vita. E le dinamiche del cuore ripartono, stavolta con maggiore consapevolezza di noi stessi e di ciò che vogliamo e cerchiamo di farlo capire all’ altro con le giuste parole sperando che lui/lei non entri in crisi.
E cerchiamo così di intraprendere un cammino dove entrambi tentiamo di essere attori della medesima storia.

martedì 18 dicembre 2007

Chi trova un amico trova un tesoro

E’ questo il primo detto che mi viene in mente se parlo di amicizia, ma quante volte esso è veramente applicabile. Ci sono amicizie per convenienza, per solitudine, quelle che spariscono per un po’ e poi tornano e poi ci sono le amicizie vere, quelle che durano una vita, quelle che vanno avanti anche se si abita lontani perché si ha la volontà di restare in contatto, perché su un amico ci si può sempre contare, perché lui ti conosce meglio di te e perché ti aspetti che lui si comporti con te come tu ti comporti con lui.
E poi invece arriva il momento di fare un passo indietro, perché lui/lei ti ha tradito con la tua/o fidanzata/o, perché magari parla alle tue spalle. E così anche amicizie che durano da tanto si frantumano in un secondo, lasciando alle spalle dei diversi interessati solo la cenere di un rapporto di fiducia che si è incendiato. Ci si mette una bella pietra sopra e si ricomincia con il senno di poi, domandandosi dove si è sbagliato e ripromettendosi di non commettere più gli stessi errori. I vecchi amici si cancellano cercando di rinchiuderli in un cassetto della memoria che resterà chiuso fino a nostro ordine.
Ma se poi proviamo a domandarci che cosa sia l’ amicizia, non riusciremo a trovare una sola definizione, ce ne sono milioni, perché sono milioni i rapporti con le persone, e i diversi modi di comportarsi, perché anche noi siamo in continua evoluzione, in continuo movimento. E se il nostro amico/a rimane al nostro fianco nonostante la nostra evoluzione e mutamento, forse abbiamo davvero trovato un tesoro.

giovedì 13 dicembre 2007

Inquietudine

E’ questo sentimento o per meglio dire sensazione che ci fa, forse, in un certo qual modo, ricercare il meglio per noi, quella cosa che possa migliorare la nostra vita. E’ strano come questa sensazione sia molte volte assimilata ad altre parole come insoddisfazione o preoccupazione.
E’ questa parola che ci mette molte volte di fronte a bivi che altrimenti non ci sarebbero, e non sempre siamo pronti a cambiare strada. Un po’ per paura, un po’ per mancanza di coraggio e forse soprattutto perché aspettiamo che le cose cambino da sé, che il tempo metta le cose a posto. Così ci mettiamo sulla riva di un fiume e aspettiamo, che il tempo ci dia un piccolo colpo sulla spalla e ci dica:”Ora puoi alzarti e continuare il tuo cammino, io ho lavorato per te, ho pensato a tutto io!”. Ma non sempre il tempo ci dà una pacca sulla spalla, anzi esso ci rende solo più inquieti, è come essere su una barca in balia dei venti. E’ vero nella vita il tempo guarisce molte ferite, ma se noi non siamo abbastanza forti per cambiare strada, finiamo solo per essere condizionati dal tempo stesso.
E’ vero facciamo molti sbagli, ma non perché ci piaccia sbagliare, ma solo perché siamo uomini e per questo non siamo perfetti. Credo che la più grande forza per un essere umano sia proprio questo, rendersi conto che la perfezione non esiste, che tutti possono sbagliare, che possiamo non piacere, non essere adatti a certi luoghi o a certi tempi, non essere pronti per relazioni o rapporti. Senza doversi sentire in colpa, senza aver paura di sbagliare a dire un pensiero a essere ciò che si vuole essere. Il primo passo per abbandonare la nostra inquietudine in riva al fiume dovrebbe essere prendere uno specchio, vedere la nostra immagine riflessa ed alta voce affermare:” Io mi piaccio così come sono!, anche se ho un chilo in più, idee diverse dalla massa e mi vesto con colori pastello anche se quest’anno va di moda il nero! “
Forse così non sarebbe così difficile scegliere la nostra strada, cercare il meglio per noi, e per un po’,dimenticare che cosa sia l’inquietudine.

"La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l’ accenno di un sentiero(…). Tutti noi abbiamo in comune le origini, le madri, tutti veniamo dallo stesso abisso ; ma ognuno, tentativo e rincorsa dalle profondità, tende alla propria meta. Possiamo comprenderci l’un l’ altro, ma ognuno può interpretare soltanto se stesso".

“Le Stagioni della Vita” Hermann Hesse

martedì 11 dicembre 2007

"L' Italia è una Repubblica democratica, fondata sul Lavoro..."

Così recita il primo articolo della Costituzione Italiana, e in questi giorni di lavoro se ne parla molto e si parla soprattutto delle MORTI BIANCHE.
Circa una settimana fa a Torino, un incendio in una acciaieria, uccideva una persona e ne feriva in maniera grave altre tre , che si sono poi spente nei giorni seguenti.
Ieri la Stessa Torino piangeva e ricordava i suoi morti, i nostri morti, la piazza taceva per due minuti, ma al suo risveglio c’erano solo urla che chiedevano GIUSTIZIA, e sopra a tutte una voce.
“Chi me lo ridà mio figlio?”. Questo recitava la voce rotta dal dolore del padre di una delle vittime, nelle sue mani un giornale, aperto alla pagina con le foto delle famiglie distrutte dall’ incendio.
Abbiamo pensato fosse un Incidente, che può accadere in un luogo a rischio come un acciaieria ma poi con il passare dei giorni si scopre, attraverso interviste e inchieste, che gli estintori erano scarichi, che non c’era acqua che passasse nelle manichette, che il telefono per chiedere aiuto non funzionava, e la porta da dove dovevano arrivare aiuti non si apriva.
E allora cominciamo a pensare che si poteva evitare, che servono controlli più serrati e severi nelle industrie, che della ricarica degli estintori non si devono occupare gli operai ma degli specialisti, che il passaggio dell’ acqua nelle manichette andrebbe controllato.
E se i giornalisti domandano il perché di questa carenza di manutenzione degli impianti, la risposta è sconcertante,:” La ditta stava per chiudere” e quindi non conviene spendere soldi per mantenere in buono stato gli impianti di uno stabilimento che chiuderà tra poco tempo.
Ma quanto vale la vita di un uomo? Quanto vale la vita di un operaio che lavora anche 15 ore al giorno per produrre? Quanto vale la vita di un dipendente che cerca di spegnere un incendio per salvare la ditta e il suo di posto di lavoro?
Tra due giorni non se parlerà più, passeranno nel dimenticatoio, ci sarà altra cronaca di cui occuparsi, il Natale si avvicina bisogna cominciare a occuparsi dei regali. Ma per un attimo pensiamo a un regalo di Natale per quelle famiglie distrutte dall’ incendio a Torino, ma anche per tutti i cui cari sono morti per adempiere al loro lavoro.
Forse il primo regalo sarebbe dare il giusto nome alle cose, STRAGE SUL LAVORO.




venerdì 7 dicembre 2007

Conflitto di interessi

Se scrivete conflitto di interessi su Google, il primo indirizzo che appare è quello di Wikipedia:
"Si verifica un conflitto di interessi quando viene affidata un'alta responsabilità decisionale ad un soggetto che abbia interessi personali o professionali in conflitto con l'imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno visti i propri interessi in causa."
Mi è venuto in mente di cercarla ieri, quando vedendo Annozero di Santoro, una delle frasi che mi ha colpito di più è stata quella di Beppe Grillo. Egli afferma che "L' Italia è un totale conflitto di interesse!", e se forse in Italia va tutto male il motivo è questo.
Se ne parla in tutti i campi, dalla politica all' informazione, dall' ambiente all'economia, dall' istruzione allo sport. Abbiamo avuto scandali, come calciopoli o vellettopoli, che anzichè generare vergogna negli animi dei colpevoli lì hanno resi solo più famosi, fanno serate, ospitate per spiegare quello che è successo, e se li ascoltate parlare,dalle lore bocche non sentirete mai pronunciare delle scuse, ma solo Accuse! Ai magistrati, ai pm che li hanno Perseguitati!!!
E così va avanti l' italia o per meglio dire non va avanti anzi va indietro, con una politica dove ormai le alleanze si sono ribaltate, non si più chi è di destra e chi di sinistra, ma una cosa è certa essi rappresentano la Casta ovvero coloro i quali senza distinzione di colore, di partito e di opinione sono pronti a far di tutto per diventare sempre più ricchi e sempre più privilegiati:
Andiamo indietro con un' informazione pubblica e privata dove le notizie importante per la Salute del Bel Paese sono omesse, oppure sono date in 30 secondi! Si omette della condanna di Previti, degli scandali nei test di ammissione in alcune università italiane e di molte altre cose e si lascia spazio alla dieta mediterranea, ai tradimenti che avvengono sempre più spesso nella pausa pranzo, all' esodo e contro esodo estivo quando siamo ancora ai primi di maggio!
E allora comincio a pensare che il Bel Paese non esiste più, o che per lo meno è stato soppiantato da un altro Bel Paese, Il Bel Paese del Conflitto di Interssi.

martedì 4 dicembre 2007

Singletudine

Stato di estasi dei sensi! Così mi piace chiamarla la mia singletudine! ormai single da quasi un anno, non sò se dopo aver assaporato il fantastico brivido della libertà riuscirei ad abbandonarla così facilmente!
Ma la singletudine è di difficile interpretazione. C' è chi è single per scelta, chi perchè ha preso una batosta e preferisce per un pò star da solo e chi come me ama la propria libertà e i propri spazi. Ma è poi così difficile far coincidere i nostri desideri con la nostra eventuale dolce metà?
Abituata ad avere i miei spazi in coppia sono una che lascia ampia libertà all' altra metà, non chiamo ogni 2 minuti, se esci con gli amici per me va bene ma se digraziatamente vengo a sapere delle corna fai mmeglio a sparire prima che riesca a trovarti! la mia filosofia è: meglio non sapere!
Ci sono volte però in cui la singletudine pesa un pò, soprattutto quando alla tv senti Roberto Benigni che recita il V canto dell' inferno della Divina Commedia e vorresti provare le stesse cose provate da Francesca!
Perchè si sà nonostante l'indipendenza e libertà, la possibilità di lasciare illimitate le proprie possibilità di scelta, noi donnine ci scuagliamo con un solo sguardo di uno che ci piace o che ci fa un complimento. E si sà che se quando usciamo ci mettiamo in tiro come se dovessimo andare ad una cerimonia forse il 30% è per stare bene con noi stesse, ma forse Anzi con certezza Mie care, L' altro 70% è per far colpo sul possibile sconosciuto che incontreremo sulla nostra strada!
E se il nostro sconosciuto non è poi così male, anche le single più convinte si ricrederanno e metteranno da parte la loro ragione per seguire il loro CUORICINO risvegliato dallo sguardo dello sconosciuto!

martedì 20 novembre 2007

"ciò che conta è la qualità...."

salve salve...sono un pò sparita ma in questi giorni ho avuto un pò da fare!
Tipo per esempio ho iniziato la palestra, e ho sempre più l'idea che sia una grande scatola, che è piena sempre di cose nuove!
"Ciò che conta è la qualità e non la quantità!", frase che ripeteva sempre mia nonna e che si ripete ogni volta vi è la necessità di porre l' attenzione su una cosa che è durata poco ma che è stata importante. Può essere una relazione, un lavoro, un hobby o anche un viaggio o qualsiasi esperienza di vita che in contrapposizione il tempo e noi stessi.
Sono stata fidanzata per 2 anni con una persona stupenda, gentile, dolce, premurosa forse un pò tirata per i regali, ma non si può voler tutto dalla vita, così la lontananza è servita a capire che la storia era finita e già da un pò. lui a natale dell' anno scorso è partito per una vacanza e io ho incontrato il fatidico STRONZo!!! colui il quale riesce in solo due parole a farti sentire " la più bella del reame". Così grazie alla lontananza e alla convinzione che il rapporto con il mio ex era finito già prima della sua partenza ho lasciato il mio ex non avendo nessun rimpianto e non avendone nessuno neanche oggi. intanto con l'altro è andata avanti per 1 mese, io ero diventata single, e poi di punto in bianco lui è sparito, e io che per una volta avevo messo da parte la mia totale razionalità mi sono trovata devastata. lavoravamo insieme e io con dolore mi sono risollevata fino al punto di augurargli una buona vita nonostante tutto il male che mi aveva fatto.
Ero stata chiara con lui, era fin dall'inizio una situazione complicata e gli avevo detto che se un giorno sarebbe voluto tornare indietro io avrei capito e mi sarei tirata indietro, e invece piuttosto che cercare un confronto e dirmi la verità ha trovato mille scuse. E' passato quasi un anno e ora ogni giorno che passa sono fiera di me...ma ora se solo lo rivedo, alcune volte quando il mio umore non è proprio dei migliori, ci ripenso ma non ho rimpianti.
La cosa buffa è che più le persone le vorresti cancellare, più per un verso o per l' altro, te le ritrovi intorno e basta solo un secondo per far riaffiorare nella mente ricordi belli e meno belli.
E' strano come una storia durata solo un mese lasci dietro di sè così tanti ricordi...
... "ciò che conta è la qualità..."

lunedì 29 ottobre 2007

Lingua Italiana...Addio!!


Giovedì pomeriggio, ore 15:45, sono in fila da due ore davanti allo sportello della segreteria amministrativa della mia facoltà. Davanti a me ci sono circa 15 persone, finalmente aprono altri 2 sportelli!
Tra me e me finalmente penso:” Evviva, ma allora lassù qualcuno mi ama!!”. Ma subito mi ricredo, e torno nella mia mediocrità, i computer dei due sportelli funzionano a rilento! Tra me e me penso:”Maledizione! Lassù qualcuno mi odia!”
Ma in un lampo, ecco ricevo il colpo mortale e definitivo! Una ragazza davanti a me, tipo alternativo, parla con un’ altra ragazza! Chiaccherano del più e del meno, con particolare interesse ai test di ammissione alla facoltà di Disegno Industriale! Ed ecco lei dice :” C’era una domanda assurda! Chi era il PROGGETTATORE di una cosa di design?”…. PROGGETTATORE !!!!, mi si ferma il cuore, le altre 25 persone dopo di me svengono, i fogli appesi alle pareti cominciano a volteggiare nella sala, io mi volto e per un attimo vedo Dante, che in Paradiso accende il fuoco con la Divina Commedia!!... E tra me e me penso:” Lingua italiana Addio!!!

domenica 21 ottobre 2007

Potenzialità

E già, è proprio arrivato l'inverno e dire che siamo solo al 21 ottobre! Ieri la mia super mega amica che conosco ormai da più di 15 anni, mi ha detto che a viterbo alle 10 del mattino facevano 8 gradi. Ovvero in strada insieme a lei che andava a fare la spesa c' erano solo i pinguini e qualche orso polare!!!
Ma se vogliamo essere precisi la città più fredda da quello che si dice è l' Aquila, dove abita l' altra mia amica da sempre! Ma non avendola ancora sentita non sò con precisione quanti gradi abbia fatto in questi giorni! La chiamerò più tardi e vi renderò partecipi del clima anche dell' aquila!
Ma cambiamo discorso! Venerdi sera, dopo aver scritto il blog e aver mangiato, mi ha chiamato mia sorella! Piccola parentesi il più grande dei miei nipoti ha la mia età, 23 anni!
Nel blog ho parlato di specialità, ovvero di quei piccoli "nei" che ci rendono speciali!
Mio nipote più piccolo che ormai ha 13 anni è uno di quei bambini per cui la matematica è completamente una materia sconosciuta! ma non perchè non si impegni ma perchè per capire ci mette un pò di più degli altri! E allora il corpo docente che ultimamente mostra tutta la sua intelligenza, anzichè cercare di portarlo allo stesso livello degli altri ha avuto la brillante idea di prendere la sua fiducia in se stesso e di montargli sopra con un rullo; tipo quello che si usa sulle strade per uniformare l' asfalto.
Mi spiego, il suo problema è solo la matematica nelle altre materie va abbastanza bene e per questo quando ha matematica gli è affiancata un' insegnante di sostegno. Lei gli da dei compiti più semplici rispetto agli altri: Ma pensate che mio nipote non sia accorto della differenza di trattamento?!
E invece se ne è accorto e ora la sua fiducia in se stesso è sotto un ponte! e io non posso far altro che domandarmi: Ma il diritto allo studio non dovrebbe essere lo stesso per tutti, non dovremmo uscire tutti dalla scuola con le stesse basi?"
A quanto pare no! A mia sorella, quando lei ha chiesto un' insegnante se forse era positivo far studiare mio nipote con la più brava della classe, ha risposto di no! Perchè mio nipote si
sarebbe trovato in difficoltà a studiare con una più brava! Ma allora perchè non decidiamo che i bravi devono stare con i bravi e i meno bravi con i meno bravi? creiamo nelle aule dei muri divisori così evitiamo il problema!
"IO SONO IL FRUTTO DI UNA BRUTTA SCHIACCIATA!" Schiacciata è un modo romano per dire
"scopata" (scusate la brutalità): Questa frase l'ha detta mio nipote di 13 anni a mia sorella! E secondo voi lei come si è sentita?
E allora io le ho detto che non si deve dare delle colpe, che ogni bambino è diverso da un altro, che il mondo è bello perchè vario, perchè ognuno di noi ha delle potenzialità diverse che ci rendono "speciali" e il fatto che non sappia risolvere un problema di geometria non lo rende meno bravo. Ma come si può restituire ad un bambino la proprio fiducia in se stesso se è in prima persona lui a credere alle sue potenzialità e alla sua SPECIALITA'?
Scuola: " attività che, attraverso un insegnamento metodico, mira a far apprendere una scienza, un' arte una tecnica"...ma attenzione la scuola è anche "ISTITUZIONE A CARATTERE SOCIALE CHE MIRA A DARE UNA FORMAZIONE UMANA E CULTURALE". definizione del vocabolario...

venerdì 19 ottobre 2007

Primo giorno

Eccomi arrivata al primo giorno del mio nuovissimo e appena nato blog....è in vita da appena 5 minuti forse anche di meno!!
Primo argomento, il primo giorno! Primo giorno di vita, primo giorno di scuola, primo giorno di un nuovo amore, primo giorno di lavoro, primo giorno da genitore, primo giorno da single, primo giorno da marito o primo giorno da moglie, primo giorno da fidanzato o fidanzata... insomma l'elenco dei primi giorni è veramente lungo. il primo giorno rappresenta per qualcuno l'inizio di qualcosa di nuovo, una nuova vita, magari più bella, più serena più leggera! Per altri invece è un salto nel vuoto da un Aereo con il paracadute che non sai se si aprirà!, e ci domandiamo" ma chi me lo ha fatto fare?!! Io stavo così bene davanti al mio dvd preferito, ormai affondata nel mio letto o divano che sia, tranquilla e beata!!" Ma la domanda allora, come dice marzullo, sorge spontanea! Ma se stavi tanto bene perchè ora sei un aereo con un paracadute sulla schiena in attesa di buttartti? le risposte sono tante, dalla ricerca di novità alla ricerca di stessi alla ricerca di qualcosa di più...( magari più in là parleremo anche del più e anche del meno !)! Ma è poi così difficile trovare e capire se stessi? o forse il difficile è accettarsi per quello che si è??
Il primo giorno è così, hai mille speranze, mille sogni ma allo stesso tempo mille dubbi e mille paure, e se non è come me lo aspetto e se io non sono "giusta"? Ma chi è perfetto? io mi dico: Non siamo tutti fatti di carne e ossa, alcuni più carne che ossa come me, siamo tutti diversi anzi no diversi(parola a mio parere un pò brutta) siamo SPECIALI!!! Perchè ognuno di noi è speciale e a voi che spero leggiate il mio blog lascio una domanda...
Cosa c'è in voi che, signori, vi rende speciali??
a voi uno spunto... " Voglio lasciarmi andare,
voglio di più per me,
voglio buttarmi per cadere verso l'alto."