giovedì 13 dicembre 2007

Inquietudine

E’ questo sentimento o per meglio dire sensazione che ci fa, forse, in un certo qual modo, ricercare il meglio per noi, quella cosa che possa migliorare la nostra vita. E’ strano come questa sensazione sia molte volte assimilata ad altre parole come insoddisfazione o preoccupazione.
E’ questa parola che ci mette molte volte di fronte a bivi che altrimenti non ci sarebbero, e non sempre siamo pronti a cambiare strada. Un po’ per paura, un po’ per mancanza di coraggio e forse soprattutto perché aspettiamo che le cose cambino da sé, che il tempo metta le cose a posto. Così ci mettiamo sulla riva di un fiume e aspettiamo, che il tempo ci dia un piccolo colpo sulla spalla e ci dica:”Ora puoi alzarti e continuare il tuo cammino, io ho lavorato per te, ho pensato a tutto io!”. Ma non sempre il tempo ci dà una pacca sulla spalla, anzi esso ci rende solo più inquieti, è come essere su una barca in balia dei venti. E’ vero nella vita il tempo guarisce molte ferite, ma se noi non siamo abbastanza forti per cambiare strada, finiamo solo per essere condizionati dal tempo stesso.
E’ vero facciamo molti sbagli, ma non perché ci piaccia sbagliare, ma solo perché siamo uomini e per questo non siamo perfetti. Credo che la più grande forza per un essere umano sia proprio questo, rendersi conto che la perfezione non esiste, che tutti possono sbagliare, che possiamo non piacere, non essere adatti a certi luoghi o a certi tempi, non essere pronti per relazioni o rapporti. Senza doversi sentire in colpa, senza aver paura di sbagliare a dire un pensiero a essere ciò che si vuole essere. Il primo passo per abbandonare la nostra inquietudine in riva al fiume dovrebbe essere prendere uno specchio, vedere la nostra immagine riflessa ed alta voce affermare:” Io mi piaccio così come sono!, anche se ho un chilo in più, idee diverse dalla massa e mi vesto con colori pastello anche se quest’anno va di moda il nero! “
Forse così non sarebbe così difficile scegliere la nostra strada, cercare il meglio per noi, e per un po’,dimenticare che cosa sia l’inquietudine.

"La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l’ accenno di un sentiero(…). Tutti noi abbiamo in comune le origini, le madri, tutti veniamo dallo stesso abisso ; ma ognuno, tentativo e rincorsa dalle profondità, tende alla propria meta. Possiamo comprenderci l’un l’ altro, ma ognuno può interpretare soltanto se stesso".

“Le Stagioni della Vita” Hermann Hesse

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