venerdì 4 gennaio 2008

Principe azzurro




E' dagli ’60 che noi donnine cerchiamo di essere equiparate all’ altro sesso sia dal punto di vista economico che sociale e politico. Vorremmo avere le stesse possibilità lavorative degli uomini, raggiungere alti incarichi nel lavoro, avere una condizione economica accettabile e perché no avere un uomo che faccia lui la calzetta al posto nostro. Ma dopo anni di lotta, su un punto vorremmo non essere poi così uguali agli uomini, il romanticismo. E già perché anche le donne più affermate e famose infondo hanno un cuore che batte e allora non posso fare a meno di chiedermi: “ Ma perché quando incontriamo un uomo vogliamo, o per lo meno speriamo, che sia lui a fare la prima mossa?”. Piccola parentesi, ieri sono andata in palestra e il mio istruttore single, che ha quasi 47 anni ma ne dimostra circa 15 in meno, aveva una strana luce nei occhi e così, visto che la curiosità è donna, gli ho domandato come era andato il capodanno, ed è diventato rosso. Beh è stato rimorchiato in un locale, così gli ho chiesto se si sentivano e lui con molta calma mi ha risposto:” Mi chiama lei domani!, mi deve pagare una cena mi ha dato 27 anni!”, per un nano secondo sono rimasta imbambolata e gli ho chiesto il perché non la chiamava lui e lui mi guarda e mi dice:” Ma come, voi non volevate la parità dei sessi?”. E qui casca l’asino, l’abbiamo voluta noi la parità, appunto, ma c’è una piccola eccezione, il romanticismo. Siamo o no cresciute con Cenerentola che trova il Principe azzurro, non quello di Sherk , grazie ad una scarpetta, Biancaneve grazie ad una mela avvelenata e La bella addormentata solo dormendo e Paolo e Francesca grazie a un libro?. Chi di noi non vorrebbe un uomo che ci apri la portiera della macchina, chi non vorrebbe un uomo che si ricordi le date più importanti della nostra storia, che ci ami più di quanto ami mammà , che sia romantico, affidabile, sincero, che ci tratti sempre come il primo giorno, insomma chi non vorrebbe un Principe azzurro. Ma in fondo abbiamo voluto o no la parità? E quindi in sorte ci è toccato nei casi peggiori l’uomo bradipo, che non si muove dalla sua poltrona neanche se gli dici che sotto di lui c’è una bomba atomica , o ancor peggio l’eterno figlio per cui qualsiasi cosa tu faccia c’è sempre chi la farà meglio di te, mammà, lo stacanovista che passa più ore davanti al computer che a casa. Ma una soluzione c’è, per un po’ cerchiamo di essere meno forti e brave di loro e soprattutto meno intelligenti, e forse così riusciremo ad avere anche se per poco il nostro Principe azzurro.

1 commento:

Oreste ha detto...

Sei molto sensata. Complimenti, Ciao Oreste