Via Tuscolana, ore 18:15.
Sono in macchina, guida papà, così mi godo un pò le luci della strada. E' dritta la Tuscolana e lunga, piena di incroci e di semafori, e da blasfema, ho la certezza che se il primo ti capita rosso quelli a seguire saranno rossi. Così seduta al lato passeggero, con in testa una canzone, tra vetrine che portano già a Natale, bancarelle sui bordi della strada, clacson e fari che rimbalzano da un lato all' altro della Tuscolana, la mia macchina si ferma. Il semaforo è rosso. Mi volto, e mentre il resto intorno a me si muove, io mi fermo a guardare. Un manifesto. Un volto. Gabriele Sandri. Il ricordo dei suoi amici per non dimenticare, per dire ancora a voce bassa ma altissima che "E' complice chi dimentica!". A un anno dalla sua tragica scomparsa si cerca ancora un senso, perchè alle volte una spiegazione serve, serve per arginare il dolore, per trovare la forza di andare avanti, per perdonare. Stasera quei manifesti appesi in via Tuscolana erano il segno che non si è dimenticato quell' avvenimento di un anno fa e che si aspetta che la giustizia faccia il suo corso, con pazienza e con speranza.
Io stasera a Gabriele ho donato solo un pensiero...
1 commento:
Verso fine campionato di lega pro dell'anno scorso, durante Monza Brianza - Padova, gli ultrà avversari dalla nord hanno urlato in coro : Gabriele uno di noi, Gabriele uno di noi!
Da tutto il S.A.B e il Graziosa Group della sud "Davide Pieri" e partito scrosciante un applauso.
Uniti, benchè divisi dai diversi colori, in un unico pensiero.
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