lunedì 9 febbraio 2009

Addio...

Quante parole in questa ultima ora, quanti pareri, quante assurde opinioni dette a te, che in quel letto da 17 anni, in uno stato vegetativo permanente eri così distante da tutto ciò. Tuo padre, così forte da aspettare, così forte e coraggioso da portare avanti la battaglia che nessuno di noi vorrebbe affrontare, decidere della morte di un figlio, così paziente da aspettare che fosse la Giustizia a decidere per il tuo futuro, ad ascoltare tutte quelle vuote parole, lui sempre così composto, pacato nelle sue parole ma con quegli carichi di un dolore difficile da non capire. Corre a lui il mio pensiero stasera, a lui che finalmente può piangere per te, a lui che ora solo con se stesso verserà tutte le lacrime che non ha versato prima, a lui che fino all' ultimo ha portato avanti la tua dignità di essere umano, perchè se è vero che non siamo noi che possiamo decidere quando è il momento di essere liberi di andare, forse possiamo almeno decidere come viverla la Vita. A tutti i politicanti ora chiedo dove sono stati per 17 anni, dove erano quando tuo padre chiedeva per te la pace. Ora sono tutti in prima linea, ad accusare di assasinio, di eutanasia, a dire che hai sofferto. Forse hai sofferto, ma 17 anni in un letto, senza poter vedere la luce del sole, il mare, il cielo, senza poter vivere la Vita non è forse stata una sofferenza maggiore? E' il secondo mio pensiero che dedico a te...e non sò il perchè...o forse sì. Sei così lontana ma così vicina, sei entrata non per tua volontà nella vita di tutti o forse tutti hanno usato te per altri scopi. Una Chiesa che forse dovrebbe pensare più a riprendere le pecorelle smarrite che a crearne di nuove, uno Stato che per te si è diviso, opinioni da ascoltare o forse no, perchè ora ci vorrebbe silenzio. Ora ci vorrebbe rispetto per te, per tuo padre e per tua madre. Lei sempre nascosta, lontana dalle inteviste, lontana dai discorsi, dalle polemiche, lei lontana da tutti ma vicino a te, la persona più importante, per farti sentire il loro amore e la speranza di concederti la pace. Stasera la mia tv è spenta e rimarrà così, perchè non ho voglia di sentire ancora vuote e inutili parole, il tuo caso servirà per l' audience ci saranno tutti a parlare di te, senza conoscerti, senza sapere quale era il tuo colore preferito, la canzone che cantavi sotto la doccia, senza sapere; saranno li a giudicare senza vergogna e senza rispetto. A te il mio pensiero...l' ultimo.
addio...
" Che cosa è morire se non restare nel sole
e dissolversi nel vento?
E quando la Terra ha preteso le nostre membra
allora possiamo davvero danzare."

3 commenti:

Serena ha detto...

Bellissimo quello che hai scritto, condivido le tue opinioni...mi unisco al tuo addio...ciao Eluana...

mina ha detto...

grazie serena

Anonimo ha detto...

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